giovedì 20 febbraio 2014

MAN SE

La MAN, acronimo di Maschinenfabrik Augsburg-Nürnberg, è una società tedesca produttrice di automezzi pesanti, prevalentemente autocarri ed autobus, di motori diesel per diverse applicazioni e di turbine. Dal 19 maggio 2009 ha completato la trasformazione da Aktiengesellschaft a Società Europea, da cui il passaggio al nuovo nome MAN SE dal precedente MAN AG. La MAN SE è una delle 30 principali società quotate alla Borsa di Francoforte DAX. Nel 2008 ha celebrato il 250esimo anniversario della fondazione.

INFORMAZIONI GENERALI:

STATO: GERMANIA
TIPO: SOCIETA' EUROPEA
BORSE VALORI: BORSA DI FRANCOFORTE: MAN
ANNO DI FONDAZIONE: 1758
SEDE PRINCIPALE: MONACO DI BAVIERA
PERSONE CHIAVE: GEORG PACHTA-REYHOFEN, FERDINAND PIECH ( Presidente del Consiglio di Sorveglianza)
PRODOTTI: AUTOCARRI,AUTOBUS E MOTORI
DIPENDENTI: 47.740 NEL 2009


SCANIA AB

Scania AB è un'azienda svedese produttrice di veicoli industriali: autocarri, trattori stradali, autobus e motori Diesel, con sede a Södertälje, in Svezia.

LOGO:

Il segno di riconoscimento dell'azienda è un grifone rosso ( stemma della contea di Scania) su sfondo blu.

INFORMAZIONI:

-STATO: Svezia
-TIPO: Società per azioni
-FONDAZIONE: 1891 a Sodertalije
-SEDE PRINCIPALE: Sodertalije
-DIPENDENTI: 28.500 nel 2005




STORIA DELL'AUTOBIANCHI VISCONTEO

L'Autobianchi Visconteo è un autocarro prodotto dall'Autobianchi tra il 1923 al 1959. La prima produzione è dell'azienda meccanica milanese Cabi Cattaneo, la quale vendette il brevetto alla Bianchi per la produzione seriale. Quando quest'ultima confluì nell'Autobianchi nel 1955, il modello continuò ad essere prodotto. E' l'ultimo mezzo prodotto dalla Bianchi ed il primo a portare il marchio Autobianchi.

COSTRUTTORE: Autobianchi
TIPO: Autocarro
SOSTITUISCE: Bianchi Sforzesco
SOSTITUITO DA: Autobianchi Estense

DIMENSIONI E PESI:
- MASSA A VUOTO: primo modello P.T.T. 5.300 tonnellate

Descritto dalle pubblicità dell'epoca come un autocarro leggero, potente ed economico, aveva la caratteristica precipua di unire una carrozzeria curata ad un motore affidabile. Ebbe un discreto successo anche grazie alla duttilità dei suoi allestimenti, furono prodotte due differenti serie.

Il Visconteo nacque nel 1952 nella produzione Edoardo Bianchi. La prima serie montava una cabina arrotondata, utilizzata anche nella seconda serie dello Sforzesco e dal Fiumaro ( tutti e due modelli Bianchi.)

Il telaio tubolare era preso dallo Sforzesco mentre il motore era lo stesso del Leoncino della OM ( Officine Meccaniche, azienda del gruppo Fiat con sede a Brescia), un COD ( Licenza Saurer) a 4 cilindri di 3770 centimetri cubi da 54 cavalli a 2100 giri al minuto. Il cambio era a 4 marce, munito di riduttore ( 8+2).

La seconda serie del 1954 presentava la stessa meccanica del modello precedente, ma disponeva di una nuova cabina Bianchi, dalle linee più squadrate. Con una portata di 25 quintali, aveva un peso di 5,3 tonnellate.
Nel 1955, quando il modello passò dalla Bianchi all'Autobianchi, lo stemma venne spostato sullo sportello del tappo del radiatore. La scritta Autobianchi che inizialmente era riportata per esteso a caratteri maiuscoli, venne in seguito sostituita dal più noto stemma Autobianchi.

In quell'anno di grande produttività per le officine Desio, il nuovo modello di Visconteo venne prodotto con alesaggio maggiorato da 100 a 105 millimetri e cilindrata di 4156 centimetri cubici e 60 cavalli a 2000 giri/min. La portata era di 32 quintali, il peso di 6 tonnellate. Motoristicamente, di fatto, il Visconteo seguiva l'evoluzione del Leoncino.

Il modello del 1956 differì nella sola potenza del motore: 61 cavalli anziché 60.

Il Visconteo uscì di produzione nel 1959, con l'arrivo dell'Estense e dello Scaligero



camion anni Venti


Iveco

L'Iveco è una società italiana che ha sede a Torino ed è specializzata nella produzione di veicoli industriali e autobus. Il presidente CHN Industrial è Sergio Marchionne e Franco Fusignani. Produce mezzi di trasporto, ed in particolare veicoli commerciali pesanti, veicoli commerciali medi, veicoli commerciali leggeri, mezzi cava/cantiere, veicoli speciali, autobus urbani ed interurbani, veicoli antincendio e veicoli da difesa. L'Iveco ha circa 25.000 dipendenti. E' stato fondato nel 1975 a Torino.

giovedì 13 febbraio 2014

STORIA DELL'EUROSTAR

L'Iveco Eurostar è un autocarro pesante prodotto dall'Iveco di Torino, destinato al trasporto pesante di merci a lungo raggio.

Prima dell'Eurostar,ovvero nel 1993, erano presenti sulla gamma Iveco già modelli precedenti ad esso come l'Eurocargo(del 1991) e l'Eurotech (del 1992). In seguito Iveco produce Eurotrakker pensato per impieghi gravosi in cava-cantiere e in seguito l'Iveco sforna l'Eurostar, un veicolo destinato a portare avanti la famosa e ben riuscita immagine che aveva lasciato, nella seconda metà degli anni ottanta il primo camion che l'Iveco creò ovvero l'Iveco TurbostarVenne presentato inizialmente con tre motorizzazioni: un discreto 6 cilindri da 9.495cc che erogava 375 cavalli a 2100 giri al minuto, l'ormai ben noto 420 cavalli da 13.798 cm³, montato anche sugli Eurotech e, oltre a questi, un potente motore a 8 cilindri a V, siglato 8280.42S, che esprimeva ben 514 cavalli a 1800 giri/min, derivato da rielaborazione e da un notevole aggiornamento del V8 che equipaggiava i Turbostar 190-48. Tuttavia, nel 1995, in casa Iveco esordì un nuovo motore che elevò senza dubbio il successo degli Eurostar: l'8210.42S, un 6 cilindri in linea da 13.798 cm³, in grado di fornire ben 469 cavalli a 1800 giri/min. Insieme al 420, furono sicuramente le due motorizzazioni più gradite dalla clientela italiana (del resto, il salto che c'era fra 420 e 520 cavalli era notevole, ed il 470 si piazzava giusto a metà strada fra le due motorizzazioni).
I cambi di velocità erano due scatole a sedici rapporti sincronizzati, con griglia ad H affiancate, prodotte dalla ZF (16S151 per il 380 cavalli, 16S221 per i 420, 470 e 520), oppure tre scatole a dodici rapporti non sincronizzati, disposti su griglia ad H semplice, realizzate dalla Eaton e sviluppate con tecnologia Twin-Splitter (TS11612 per il 380, TS13612 per il 430, TS16612 per 470 e 520). Solo nel '95, con l'avvento del motore da 470 cavalli, Iveco iniziò a commercializzare veicoli dotati di cambi automatizzati denominati "EuroTronic", frutto di una collaborazione fra Iveco e ZF, destinate, però, ad equipaggiare soltanto gli Eurotech E38 e gli Eurostar E38 ed E47.
Tra 1998 e 1999 avvenne la svolta: l'introduzione di motori Cursor che rispondevano alle normative Euro 2 e, successivamente, Euro 3, aprì le porte ad una nuova era di veicoli, di cui sarebbe stato il futuro portavoce, nel 2002, lo Stralis.
La gamma di motori Cursor che equipaggiava gli Eurostar era inizialmente un po' scarsa e non soddisfaceva appieno la clientela: due sole motorizzazioni, entrambe denominate Cursor 10 (10.300 cm³), una da 400 cavalli e l'altra da 430; poco tempo dopo, però, debuttò il fortunatissimo Cursor 13 da 460 cavalli (Euro 2) e da 480 cavalli (Euro 3), poco richiesto sugli EuroStar, ma molto noto sugli Stralis.
Fin dall'inizio, l'Eurostar dimostrò sempre la sua attitudine a impieghi a lungo raggio: le cabine stesse, larghe fino ai limiti massimi consentiti dal codice della strada, ne erano testimoni. Quattro erano, in tutto, le cabine disponibili: una cabina corta con tetto basso, assai poco richiesta, una cabina profonda con tetto basso, sicuramente più conosciuta della precedente, ma che non ebbe comunque tanta fortuna, per poi passare alla famosissima e vendutissima cabina profonda con tetto rialzato.

INTERNI IVECO EUROSTAR E IVECO STRALIS